Grafica Pubblicitaria
che cos’è e quanto è importante
Grazie alla grafica pubblicitaria è possibile aumentare a dismisura l’engagement verso il proprio brand. Il graphic designer deve essere pratico di diverse discipline ed elaborare il suo metodo per ottenere un risultato garantito.
Parlare per immagini è uno dei modi più efficaci per comunicare. Walter Lippman, un giornalista vissuto lo scorso secolo che di marketing la sapeva lunga, così scriveva: “Le immagini che sono nella mente degli esseri umani, le immagini di sé stessi, degli altri, delle loro esigenze, dei loro intenti e delle loro relazioni, rappresentano le loro opinioni pubbliche”.
Il messaggio è chiaro: il mezzo grafico ha implicazioni comunicative non solo personali ma anche sociali. Comunicare per immagini significa quindi influenzare, convincere, motivare l’individuo nella sua complessità sociale.
Non è un caso che il secolo per eccellenza che ha sviluppato la propaganda (oggi marketing) ha lavorato incessantemente sulla rappresentazione grafica. Non solo a scopo politico, ma anche a scopo puramente artistico e commerciale: iconici sono i lavori di grandi artisti della seconda metà del Novecento.
Alcuni esempi? La linguaccia di Mick Jagger simbolo dei Rolling Stones, una mela morsicata simbolo di rivoluzione tecnologica, la riproduzione seriale in quattro colori dell’icona pop per eccellenza. Un’immagine descrive perfettamente il suo periodo e attiva una miriade di meccanismi neurali volti alla comprensione delle cose.
Naturalmente i tempi sono cambiati, ma le grandi campagne pubblicitarie del passato sono un ottimo punto di partenza per comprendere veramente cosa sia la grafica pubblicitaria e come provare ad innovare in un campo che è solo apparentemente saturo di idee.
“Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti”
Che cos’è la grafica pubblicitaria?
Non avremmo troppe difficoltà ad inquadrare la grafica pubblicitaria nel campo delle arti figurative. Il grafico è tutto sommato un artista che ha anche competenze necessarie per comprendere la società. La grafica pubblicitaria, in definitiva, è un insieme di skills che permettono di ottenere risultati interessanti dal punto di vista commerciale facendo leva sull’attitudine sociale del consumatore.
In altre parole, uscendo dagli accademismi, la grafica pubblicitaria a qualsiasi livello è necessaria ad ogni attività commerciale, sia in fase di campagna mirata che in fase di gestione ordinaria. Uno dei punti di forza della grafica pubblicitaria è l’ottenimento di un ottimo successo (tramite la conversione) con un investimento iniziale molto basso. Molto spesso può costare più la diffusione del messaggio tramite diversi canali che la realizzazione del messaggio stesso.
La grafica, poi, non si pone limiti: non esistono aziende troppo piccole o troppo grandi per ricorrervi. Pensateci bene: una piccola salumeria a gestione familiare che espone un listino prezzi in vetrina realizzato con una calligrafia minuta ed elegante… Beh, non si tratta di grafica pubblicitaria?
L’importanza dell’aspetto grafico
La regola non scritta del mondo della comunicazione “content is the king” vale naturalmente anche sul piano grafico. Il contenuto è formato da materia e forma: il primo aspetto è necessario per favorire la conversione, il secondo per attrarre l’attenzione del cliente. Il grafico pubblicitario deve quindi conciliare forma e materia in un prodotto fruibile ed accessibile al proprio target di riferimento. Nessun aspetto può essere lasciato al caso: il font, le sfumature di colore, la punteggiatura, gli spazi, la centratura delle immagini, il supporto di stampa o di fruizione… Tutto questo è grafica.
Ricapitolando, ecco gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione quando si affronta una commissione da parte di un cliente:
- Economicità del messaggio: più questo è espresso in maniera diretta più sarà efficace.
- Ambiguità della comunicazione: nei giusti limiti, un messaggio volutamente ambiguo è efficace in quanto spinge il cliente a ragionarvi su.
- Allusività e intertestualità: quest’aspetto è tutto, nessun messaggio è fine a sé stesso. Prendendo in prestito topoi comuni per i propri scopi il risultato sarà garantito.
- Scelta del mezzo di diffusione: come si accennava, a volte costa più il mezzo di distribuzione che il messaggio stesso. Studi preparatori potranno aiutarvi a scegliere al meglio come diffondere il proprio messaggio.
Quali sono gli aspetti importanti di un prodotto pubblicitario
Passando al sodo, ecco quali sono gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione quando si realizza un prodotto pubblicitario. Abbiamo accennato qualcosa nei paragrafi precedenti, ma noi siamo coerenti e se il messaggio è efficace quando è economico, ecco una lista “tascabile”:
- Testi: usa le parole chiave fondamentali, sii breve ed efficace.
- Immagini: dovranno essere di alta qualità, originali (o su licenza), ed intertestuali.
- Font: scegli quello più adatto al tipo di attività commerciale da pubblicitaria, il logo design è un aspetto fondamentale.
- Colori: brillanti o sobri, ogni campagna pubblicitaria ha la sua ricetta.
- Diffusione: la diffusione digitale è fondamentale per ottenere un riscontro importante, ma non dimenticare strategie alternative di successo, hai mai sentito parlare di guerrilla marketing?
Chi è il grafico pubblicitario?
La figura professionale del grafico pubblicitario è tutt’altro che un “new work”. Già a partire dagli anni ’20 dello scorso secolo iniziarono a nascere agenzie specializzate che assumevano disegnatori, vignettisti e pubblicitari per realizzare campagne di marketing su commissione da rivendere a giornali e riviste.
Oggi le cose sono cambiate, e in poco più di venti anni tutte le competenze necessarie per esercitare sono state totalmente rivoluzionate. Il web prima ed i social dopo hanno portato il settore a fare un cambio di passo fisiologico e necessario per poter raggiungere altre vette.
Adesso ritorniamo più accademici: I compiti principali del grafico pubblicitario consistono nella progettazione e realizzazione di un layout e di una struttura grafica che possa contenerlo. Come ogni lavoro attinente alla comunicazione, però, è fondamentale adoperare sia canoni scientifici che una buona dose di inventiva (e nel giusto mix delle parti nasce il cosiddetto “genio”).
C’è una bella differenza tra grafico pubblicitario e graphic designer
È giusto che ogni campo professionale abbia all’interno le sue distinzioni, quindi non vi offendete se un vostro amico graphic designer vi riserva un’occhiataccia se chiamato grafico pubblicitario. In sostanza il graphic designer lavora in maniera quasi esclusiva sul web: sposta il campo pubblicitario sul digitale e proprio per questo motivo ha più strumenti a disposizione.
Secondo molti, e noi condividiamo, il ruolo del graphic designer si avvicina più a quello di un artista che a quello di un pubblicitario. Per essere graphic designer, e quindi per lavorare sul web e sui social, è necessario essere competenti in diversi campi ed aver sempre il fiuto per un trend di successo. Non dovrai stupirti se il graphic designer impiega parte della sua giornata lavorativa sui social: è in piena fase creativa! In questo caso è il mezzo che fa la differenza.
Ma, in definitiva, graphic designer, grafico pubblicitario, cosa bisogna studiare per poter finalmente aver un proprio ufficio (o, al peggio, un proprio cantuccio) nella sede di un’agenzia pubblicitaria? Vediamo.
Che formazione scegliere per studiare la grafica pubblicitaria
Come abbiamo scritto prima il grafico pubblicitario non deve essere solo bravo a progettare layout. Si, certo, è una competenza fondamentale, ma non è l’unica. La bravura nel disegno digitale non è nulla senza un’idea che la valorizzi. Di conseguenza il grafico dovrebbe avere conoscenze nei seguenti campi:
- Storia, ed in particolare storia contemporanea
- Film, Serie TV e prodotti pop in genere
- Musica
- Attualità
- Politica (perché no)
- Social
- Web
- Trend online
Per dirla più semplicemente, il miglior grafico è quello che vive il suo tempo e non ha paura di giocare con gli avvenimenti della vita quotidiana per realizzare campagne pubblicitarie. Aristotele aveva ragione: la realtà è combinazione di forma e sostanza, idem per la grafica. Ma se sono appena uscito dalla scuola superiore cosa studiare per raggiungere il risultato nel minor tempo possibile? Esistono in prima istanza corsi specialistici dalla durata biennale o triennale che, saltando gli accademismi, riescono a dare una formazione quantomeno completa del mondo della grafica.
Esistono, allo stesso tempo, anche corsi universitari che – mettendosi al passo con i tempi – stanno aiutando i ragazzi a specializzarsi in maniera professionale. Alcune università prestigiose che hanno all’attivo corsi del genere sono il Politecnico di Milano, l’IUAV di Venezia e l’ISIA di Urbino, ma la scelta è molto più vasta e ben distribuita in tutto il Paese.
Come lavorare nella grafica pubblicitaria: entrare nel mondo del lavoro
Il timore di molti ragazzi che stanno appena entrando nel mondo universitario o che stanno per concludere il percorso di studi riguarda le possibilità di trovare lavoro in maniera rapida. Le sedi universitarie specializzate in grafica hanno anche una buona rete di collaborazione con aziende del settore. I corsi prevedono nella gran parte dei casi stage semestrali: quella potrebbe essere un’occasione d’oro per trovare un lavoro fisso dopo la laurea o il diploma. Nel caso invece la vita si metta di traverso, è pur sempre curriculum.
Il segreto è proprio questo: fare esperienza, aumentare il proprio curriculum e presentarsi al maggior numero di aziende possibili. All’inizio, magari, sarà dura ma sì sa, i risultati si fanno sempre attendere un po’.
Sono un’azienda: quando scegliere la grafica pubblicitaria e perché?
Dall’altra parte della staccionata ci sono ovviamente le aziende, ovvero coloro che commissionano lavori all’agenzia pubblicitaria. Ma quando è necessario rivolgersi all’agenzia e perché? Se hai un nuovo prodotto da lanciare, vuoi cambiare il target di riferimento o – mossa da poker – optare per un rebranding, avrai bisogno di un’agenzia che curi la tua comunicazione passo per passo, in modo da evitare brutte sorprese tipiche del fai-da-te.
Molto spesso gli insuccessi dipendono da diversi fattori come:
- Non avere un’identità forte.
- Non essere al passo con gli aggiornamenti quotidiani del mondo digitale.
- Promuovere i prodotti in maniera poco chiara.
Come scegliere l’agenzia pubblicitaria giusta
L’agenzia pubblicitaria giusta deve quindi essere al passo con i tempi, non aver paura di osare, avere l’intertestualità come mantra, ma anche ascoltare il cliente e indirizzarlo sul percorso giusto. È proprio questo il metodo Nunau. È questo il quid che ci permette di differenziarci. È questa la strada che ci ha concesso di fare esperienza e lavorare con grandi brand.
Nunau è prima di tutto ascolto del cliente e formazione dello stesso. Anche se siamo adepti del web, crediamo fermamente alle relazioni interpersonali e teniamo ad incontrare e guidare il cliente nel raggiungimento del successo. Il nostro metodo, mutuato dai giganti del settore, consiste in tre fasi:
Conoscenza
Prima di agire vogliamo studiare dati relativi alla vostra azienda, ai vostri dipendenti, pescando i punti di forza e punti di debolezza.
Comprensione
Dopo la fase di raccolta vi è l’analisi strategica, la colonna portante di ogni nostro progetto. Permette di individuare le azioni più congeniali, tenendo conto delle aspettative del vostro target.
Progettazione
Dopo un confronto, creeremo il progetto per voi, indicandovi i tempi, gli step da seguire per un piano vincente.
“Saremo la vostra scommessa vinta in partenza, mostrandovi bravura in ogni reparto, dando un enorme valore al tempo che ci concederete e che a nostra volta vi daremo.”
Potrai quindi contattarci per una chiacchierata, o incontrarci di persona presso le nostre sedi di Napoli o Milano per spiegarci le tue esigenze e per sentire le nostre proposte in merito.
☞Grazie per averci letto.