Food Marketing
Consigli e strategie
La narrazione intorno al cibo è diventata una cosa molto seria: per avere successo in questo settore non si possono far errori. Utilizzando la giusta programmazione e le tecniche adatte sarà possibile fare food marketing correttamente, vediamo come
Lo storytelling del cibo è praticamente ovunque: in televisione, nei discorsi tra amici, sui social, in strada, nei mercatini. Il cibo ha trovato finalmente la strada ideale per essere comunicato, tanto da creare nuovi settori pubblicitari e figure professionali. Il food marketer, il food blogger, il food journalist e così via: sono molte le persone che orbitano intorno al settore e offrono la propria competenza e passione al settore alimentare.
La tendenza ha conquistato in modo preponderante anche il nostro Paese: vista la presenza di un background culturale idoneo e di una cultura gastronomica ricca, il passo è stato molto breve. Ciò significa che chi lavora in questo settore, indipendentemente dalla passione impiegata e dagli anni di esperienza, dovrebbe saper comunicare adeguatamente il proprio prodotto e il proprio lavoro.
Non basta più, infatti, proporre ottimi piatti a una clientela affezionata: bisogna associare alla propria cucina un percorso emotivo ed esperenziale, un vero e proprio mood positivo che possa legarsi perfettamente al cibo. I modi per farlo sono molteplici: ecco alcuni consigli fondamentali per iniziare nella maniera corretta.
Anche il food ha bisogno del proprio target
Tutti mangiamo, ma non allo stesso modo. Targettizzare la propria clientela è il modo ideale per porre le basi alla strategia comunicativa. Bisogna diversificare la propria comunicazione in base alla fascia d’età, al luogo di provenienza e alle abitudini culturali. Solo così si potrà convertire l’utente dei social e del web in un futuro cliente. Per fare ciò è necessario prestare grande attenzione agli insights della propria pagina social o del sito web. Si potrà così sapere se puntare su qualità o quantità, su forma o sostanza, su esuberanza o eleganza e così via.
Creare un’identità grafica è fondamentale
Il food marketing richiede un’immagine grafica aziendale impeccabile. È proprio in questo settore che le tendenze stravolgono in continuazione il mercato: non ci si può permettere di avere un’immagine aziendale poco interessante o datata.
L’identità grafica dovrebbe essere coerente con la comunicazione sui social, eventuale arredamento dello store fisico, packaging dei prodotti e relativo naming. Anche l’identità grafica è parte integrante dello storytelling: utilizzando la palette giusta e il tone of voice appropriato si faciliterà l’affezione al prodotto.
Collaborare con esperti o personalità del settore: come farlo?
Ogni strategia di food marketing deve prevedere una grande attenzione verso le professionalità del settore: influencer, blogger, giornalisti. Si tratta infatti di una cassa di risonanza impareggiabile. Naturalmente anche in questo caso bisogna scegliere con accuratezza: con chi stringere una collaborazione? Qual è il suo pubblico di riferimento? Quale benefit può portare all’immagine aziendale?
Di conseguenza è fondamentale elaborare una strategia condivisa per dare forza e corpo al messaggio pubblicitario, senza che sia percepito come ingannevole o come semplice “marchetta”. In caso di alta qualità si tratta, infatti, solo di far emergere l’eccellenza del proprio lavoro e comunicarla ad altri.
Le recensioni sono il nuovo passaparola
Il passaparola ha caratterizzato il lavoro di locali e ristoranti dall’alba dei tempi: frequentiamo molti luoghi o acquistiamo determinati prodotti perché consigliati da amici, parenti o colleghi. Le recensioni online funzionano esattamente alla stessa maniera: la community aiuta i suoi membri a scegliere oculatamente il luogo in cui pranzare o cenare o – in alternativa – i prodotti da acquistare al supermercato.
L’imprenditore che opera in questo campo dovrebbe quindi aprire canali per raccogliere le recensioni verificate (Google My Business, TrustPilot, TripAdvisor e molto altro) e verificare – volta per volta – i feedback dei clienti. Rispondere educatamente e collaborativamente alle critiche aiuta a dare una buona impressione a chi legge. D’altronde bisogna ricordare che – nella valutazione complessiva – entra in gioco anche l’elemento empatico.
Sui social il cibo è sempre arte
Capitolo separato riguarda la propria immagine sui social che, al di là della ricerca grafica, dovrebbe sempre essere curata e ragionata. È fondamentale aggiornare sempre la propria community su nuovi piatti, nuove ricette o creazioni originali. La presentazione dovrebbe sempre essere professionale e ben elaborata. No a foto di bassa qualità, no a impiattamenti approssimativi e, soprattutto, massima attenzione al copy che accompagna l’immagine.
Specialmente su social che prediligono immagini e contenuti multimediali (Instagram e TikTok) bisogna curare il proprio feed e renderlo appetibile “al primo scroll”. Solo a partire da buone basi sarà possibile iniziare ad investire in eventuali piani editoriali o contenuti sponsorizzati per il proprio target di riferimento.
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