Programmare i contenuti o essere spontanei?
Come fare un piano editoriale
Ogni sito web che pubblica contenuti in una pagina blog dovrebbe avere un buon piano editoriale di lunga scadenza: pianificare ed organizzare giova alla comunicazione donandole autorevolezza. Alla base della stesura di un piano editoriale c’è un meccanismo abbastanza naturale: comprendere le necessità del pubblico e raggiungerlo con articoli scritti ad hoc, nei quali – comunque – non dovrebbe mancare la spontaneità
Una delle migliori strategie di web marketing è quella di aprire una pagina blog sul proprio sito web. Che si tratti del sito di un’azienda o di un sito personale, c’è bisogno di organizzare i contenuti e mettere nero su bianco scadenze, argomenti e temi. La redazione di un piano editoriale può essere avvertita come una necessità superflua da alcuni blogger, ma basti considerare che i giornali – sotto altra forma – utilizzano dalla loro nascita piani editoriali strutturati e complessi (ciò che, ad esempio, nel mondo della carta stampata viene chiamato “scadenzario”).
“È fondamentale stilare un piano editoriale completo e facilmente consultabile”
Ad ogni modo non bisogna considerare lo strumento organizzativo come limitatore della libertà del giornalista o del copywriter: se organizzato in maniera flessibile nella forma, un piano editoriale può addirittura esaltare la fantasia e la creatività del redattore. Ecco quindi, tutto quello che c’è da sapere sulla creazione di un blog e sulla sua corretta gestione.
Essere spontanei è sempre un bene?
Secondo noi di Nunau la questione non è essere spontanei contro programmare i contenuti, ma essere funzionali contro essere disorganizzati. Qualsiasi tipo di azienda dovrebbe comunicare secondo regole ben precise. I social e i blog inducono per loro natura ad abbattere il muro tra vita personale e vita professionale, e non è così raro trovare amministratori di pagine business esternare alcune considerazioni personali o – peggio – farsi influenzare da queste mentre si parla dei prodotti o dei servizi offerti.
La spontaneità “pura” potrebbe condurti a perdere il controllo della situazione e scivolare in gaffe poco edificanti. I clienti, d’altronde, apprezzano l’autenticità di un testo (un contenuto troppo schematico potrebbe indurli a passare oltre) ma vogliono che tu usi sempre un tono professionale e in linea con la tua brand identity. Per farla breve: è una questione di linguaggio, che deve essere moderato anche in contesti virtuali. Per programmare i contenuti – magari ottenendo prima un parere di massima da parte dei tuoi colleghi – è fondamentale stilare un piano editoriale completo e facilmente consultabile. In questo articolo vedremo come.
Come gestire la sezione blog del tuo sito
Un blog, specialmente se ideato per portare traffico al tuo sito, dovrebbe essere costruito come un palazzo con solide fondamenta. In genere, quando si lancia una pagina blog, dovrebbe già essere popolata di alcuni contenuti essenziali, tra cui una sorta di manifesto programmatico ed i famosi “articoli Cornerstone”.
Gli articoli Cornerstone, per l’appunto, sono contenuti complessi, lunghi e indirizzati ad un pubblico ampio. Realizzare in maniera ottimale gli articoli Cornerstone può regalare da subito buone soddisfazioni in termini di visualizzazioni e feedback. Nell’inbound marketing (ovvero tutte quelle strategie che permettono al cliente di cercare la tua offerta) fondamentale è realizzare articoli di comune utilità che possano realmente risolvere il problema del cliente/utente web.
Inoltre da tali contenuti è possibile generare una rete che includa gli argomenti principali del tuo blog: tramite la cosiddetta “link building interna” è possibile rimandare gli utenti da un argomento ad un altro, rendendo popolari e visitate tutte le pagine del tuo blog.
Analisi preliminare delle necessità editoriali: come farla?
Sono diverse le strategie da adottare per stabilire quali contenuti pubblicare sul tuo sito, ma tutte richiedono un’analisi preliminare accurata su cui basare la successiva fase creativa. Per decidere cosa comunicare al pubblico bisognerebbe prima stabilire qual è il tuo target di riferimento e come è strutturata la tua brand identity. Una volta compreso a chi ci si deve rivolgere, bisognerebbe stabilire il tone of voice dei contenuti (ovvero, che linguaggio è meglio utilizzare) e la loro periodizzazione.
In linea di massima alla stesura di un piano editoriale concorrono fattori interni e fattori esterni. I primi riguardano le tue necessità, la stagionalità dei prodotti che hai in catalogo, le scadenze imposte dal tuo business plan e – ultimo, ma non ultimo – le tue disponibilità in termini di risorse umane e finanziarie. I fattori esterni, invece, riguardano l’andamento del mercato nel tuo settore di riferimento, la strategia adottata dai tuoi diretti competitors, i trend di ricerca del momento e l’interesse circa il tuo brand.
Come fare un calendario editoriale?
Una volta stabilito cosa sia un calendario editoriale, bisogna definire in che termini impostarlo e quali sono gli strumenti tecnici per realizzarlo. Il piano o calendario editoriale è di base un documento, ed è quindi tenuto a rispettare alcuni canoni per essere ben letto ed interpretato da colleghi e collaboratori.
Quella della comprensibilità è una necessità fondamentale soprattutto nelle aziende medio-grandi, in quanto i superiori ed i colleghi che lavorano al progetto dovrebbero essere sempre al corrente degli sviluppi e dei passi seguenti previsti dal piano editoriale. In questo alcuni tool creati ad hoc possono aiutare, ma la chiarezza rimane un’arma importantissima.
Passando ai fatti, un buon piano editoriale dovrebbe includere queste indicazioni per ogni contenuto ivi inserito:
- Autore del contenuto
- Argomento
- Categoria
- Tag
- Titolo per il pubblico
- Titolo SEO
- Titolo per i Social
- Headers da utilizzare (o scaletta dei contenuti)
- Immagini da allegare
- Data consegna
- Data pubblicazione
Naturalmente è possibile realizzare anche documenti di sintesi per schematizzare meglio tutti i contenuti da pubblicare ed averne – eventualmente – un pieno controllo d’insieme. Tuttavia è sempre meglio non trascurare nessuno degli elementi prima riportati.
In caso di programmazione a lunga scadenza è sempre possibile “lasciare in bianco alcune caselle” per compilarle poi in un secondo momento. Ma è certo che, una volta stabilita la struttura del calendario, è difficile che venga in seguito modificata.
Quando stilarlo e durata media
Come si è brevemente scritto prima, il piano editoriale andrebbe realizzato prima di lanciare il proprio blog, al momento in cui viene concordata la strategia comunicativa. È buona norma anticipare al cliente o al responsabile blog quali saranno i temi su cui verteranno i contenuti. Dopo l’approvazione dello stesso, poi, dovrebbe essere stilato il piano completo da seguire alla lettera e da modificare solo di comune accordo.
Per quanto riguarda la durata media del calendario blogging non esiste un parametro ben definito, dipende – naturalmente – da caso a caso. Ma alcune indicazioni di massima potrebbero aiutarti a stabilire una durata consona con le tue esigenze. È abbastanza scontato dire che un calendario editoriale vada rispettato dall’inizio fino alla fine: ciò che ti consigliamo, quindi, è valutare con attenzione le tue risorse ed il tempo che puoi dedicare al progetto. È un bene essere ambiziosi, ma esserlo eccessivamente può condurre all’inadempienza degli impegni già presi.
In genere le aziende tendono a dare scadenza trimestrale o semestrale ai propri piani editoriali. Alla base della scelta, secondo noi, c’è la necessità di valutare i risultati in tempo reale. Se il tuo blog si trova in fase di espansione, meglio pianificare un check dei risultati dopo un lasso di tempo abbastanza lungo: è noto che i primi mesi lavorerai senza ottenere particolari risultati. Se il tuo blog è avviato da tempo, meglio stabilire check più frequenti in modo da calibrare le strategie future in base ai risultati.
Programmi per realizzare un piano editoriale
Vi abbiamo appena illustrato quali sono gli elementi fondamentali da non trascurare mai nella stesura di un calendario editoriale. Abbiamo però anche parlato di strumenti pensati per realizzarlo al meglio. I tool più comuni sono del tutto gratuiti e alla portata dei più: ecco quali utilizzare per ogni circostanza.
Excel
Excel è il software classico per creare fogli di calcolo, ma può rivelarsi anche utile per elaborare tabelle e schemi. Il software di Microsoft può essere utile per realizzare un prospetto schematico ad uso interno ma risulterebbe scomodo impiantare tutto il calendario editoriale su Excel, questo per diversi motivi.
- Il calendario stilato su Excel non è aggiornabile in tempo reale: per aggiustare il tiro c’è bisogno di creare un nuovo file e condividerlo con tutti gli interessati
- Il layout predefinito rende difficoltoso elaborare piani editoriali complessi e ricchi di dettagli
- Non è possibile lavorarci simultaneamente con un’altra persona
- Si rischia di non poter tenere il controllo di tutti i dati inseriti, specialmente per piani lunghi e corposi
Fogli Google
L’applicazione Fogli è inclusa nella suite Google accessibile gratuitamente a chiunque abbia un account Gmail. Funziona proprio come Excel, ma a differenza del celebre software Microsoft, è possibile lavorare sul documento online senza dover scaricare alcuna applicazione.
Inoltre, aggiornando i permessi nell’apposita sezione, si da l’autorizzazione a colleghi, collaboratori e clienti di modificare o visualizzare il file. Con un clic, poi, si invia il foglio di lavoro tramite Google Drive.
Trello
Se non hai mai sentito parlare di Trello è il momento giusto per scoprirne le potenzialità. Il software di gestione del lavoro è utilizzato da ben 35 milioni di utenti in tutto il mondo e permette di gestire calendari e tabelle di marcia in maniera semplice ed intuitiva. L’enorme vantaggio di Trello, che lo differenzia da Fogli Google, è la grande personalizzazione del layout.
Di base, una bacheca di Trello (in cui si possono invitare tutti gli interessati al progetto) si divide in “Da Fare”, “In Esecuzione” e “Fatto”, ma è possibile aggiungere altre categorie o modificare quelle già esistenti. Tra le possibilità che il sito offre ci sono quelle di aggiungere allegati, immagini e commentare live sulla bacheca condivisa.
Canva
Canva è diventato il contenitore di modelli grafici preferito da molte persone. La versione free comprende un gran numero di modelli modificabili online: è lo strumento giusto per chi vuole creare occasionalmente. I pro di Canva risiedono proprio nella specificità dei layout che possono impressionare positivamente per l’impianto grafico molto curato, ma i contro sono i medesimi di Excel: si tratta pur sempre di un file statico impossibile da modificare con rapidità. Vi consigliamo l’utilizzo di Canva per consegnare al cliente un prospetto finito che non abbia la pretesa di essere troppo dettagliato.
Valuta i risultati del piano
Per stabilire il successo di un piano editoriale e decidere se continuare sulla strada già tracciata c’è bisogno di analizzare costantemente i risultati misurabili in termini di dati e feedback del pubblico. Premettiamo che un blog di nuova apertura ospitato da un dominio abbastanza giovane non macinerà risultati per un po’ di tempo, ma ciò non significa che ci sia bisogno di scoraggiarsi!
Il nostro consiglio è quello di collegare al tuo blog un tool di analisi (come Google Analytics, ad esempio) e monitorare il comportamento del pubblico nei confronti dei contenuti pubblicati. Un’attenta analisi dei parametri potrà essere molto più eloquente di qualsiasi congettura.
Il Metodo Nunau
Nunau, in quanto agenzia di comunicazione, riconosce fortemente l’importanza delle parole. Ecco perché il nostro servizio di copywriting è sempre curato al meglio e incluso in una strategia globale, volta ad ottenere importanti risultati nel minor tempo possibile. Noi riteniamo che per far crescere le imprese dei nostri clienti sia necessario stilare un piano comunicativo all’interno del quale ogni parola sia calibrata e ponderata.
Dando grande importanza alle parole tendiamo a realizzare blog, pagine web, slogan pubblicitari valutando le esigenze ed i bisogni del pubblico di riferimento. L’organizzazione è per noi un must e ti basterà venirci a trovare in una delle nostre sedi per verificare con i tuoi occhi come realizziamo piani editoriali e piani di lavoro da condividere passo dopo passo con il cliente.
In questo risiede la specificità del Metodo Nunau, ovvero la volontà di rendere partecipi i nostri clienti del processo decisionale “in diretta”. Non prendiamo decisioni arbitrarie: amiamo il dialogo ed il confronto per comprendere ciò di cui ha bisogno. Abbiamo sempre molto da imparare!
Ritornando ai piani editoriali, noi di Nunau offriamo servizio di guest posting e copywriting, organizzato efficientemente. Visto che da noi ogni rapporto di lavoro inizia con un buon caffè, vieni a trovarci per una chiacchierata senza impegno sui nostri servizi e prodotti!
Contattaci per una chiacchierata, o incontrarci di persona presso le nostre sedi di Napoli o Milano per spiegarci le tue esigenze e per sentire le nostre proposte in merito.
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